Credito d’Imposta Transizione 5.0: guida essenziale
DAC7 Italia: Nuove Disposizioni per Contrastare l’Evasione Online
5 Marzo 2024
Circolare Fiscale di Marzo-Aprile
1 Aprile 2024
L’art. 38 del D.l. 19/2024 introduce un nuovo credito d’imposta a partire dal 02.03.2024 destinato ai soggetti che effettuano investimenti da cui ne consegua una riduzione dei consumi energetici (c.d. Piano transizione 5.0).
Per la concreta attuazione della misura occorre restare in attesa di un apposito decreto ministeriale del Mimit che deve essere pubblicato entro il prossimo 1° aprile 2024.
Beneficiari
Possono usufruire dell’agevolazione tutte le imprese ad eccezione dei soggetti in liquidazione volontaria o sottoposti a procedura concorsuale che ne presuppone la cessazione. Restano esclusi anche i soggetti destinatari di sanzioni interdittive ex art. 9 co. 2 DLgs 231/2001 (responsabilità amministrativa da reato d’impresa).
Restano altresì esclusi i soggetti diversi dalle imprese come i professionisti e gli enti non commerciali, ecc.).
Requisiti
L’ottenimento del credito d’imposta è subordinato:
- Al corretto adempimento degli obblighi previdenziali/assistenziali a favore dei lavoratori;
- Al rispetto delle norme di sicurezza nei luoghi di lavoro.
Investimenti ammissibili
Sono agevolabili gli investimenti:
- in beni materiali e immateriali di cui agli allegati A e B della L. 232/2016 che rispettino i seguenti requisiti:
- Siano nuovi;
- Siano strumentali all’esercizio dell’impresa;
- Siano interconessi al sistema aziendale di gestione produzione/rete di fornitura;
- che consentano di ottenere una riduzione complessiva dei consumi energetici, alternativamente:
- non inferiore al 3% con riferimento alla struttura produttiva interessata dal progetto;
- non inferiore al 5% con riferimento ai processi interessati dal progetto.
Altri investimenti agevolabili
Beneficiano dell’agevolazione anche gli investimenti in beni materiali per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili destinata all’autoconsumo, compresi gli impianti per lo stoccaggio dell’energia prodotta, mentre restano escluse le biomasse e gli impianti con moduli fotovoltaici diversi da quelli che soddisfano i requisiti di cui all’art. 12 co. 1, lett. a), b), c), del Dl 181/2023.
Sono altresì agevolabili i costi di formazione del personale erogati da soggetti esterni all’impresa individuati con apposito DM finalizzati all’acquisizione delle competenze delle tecnologie rilevanti per la transizione digitale ed energetica dei processi produttivi.
Tieni sempre sotto controllo le scadenze fiscali e le normative in vigore
Se sei un imprenditore o gestisci un'attività, sai bene quanto sia vitale monitorare costantemente le scadenze fiscali e le norme attuali per prevenire problemi con il fisco e possibili sanzioni. Per questo motivo, è fondamentale avvalersi di professionisti per una corretta gestione fiscale della tua azienda. Noi di Oracon assistiamo le imprese con strategie efficaci, innovazione e consulenze personalizzate pensate per aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi aziendali. Iscrivendoti alla nostra newsletter potrai ricevere periodicamente la circolare fiscale e rimanere sempre al passo con le ultime novità e regolamentazioni.
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Misura dell’agevolazione
Il beneficiano è commisurato alla riduzione dei consumi energetici e suddiviso per scaglioni d’investimento (vedi tabella sotto riportata).
Procedure
Per ottenere il credito d’imposta le imprese devono presentare un’apposita istanza (prenotazione) che contiene:
- la descrizione del progetto;
- apposite certificazioni (ex ante e post) relative all’investimento;
- l’invio di comunicazioni periodiche al GSE relativamente all’avanzamento dell’investimento;
- certificazioni delle spese effettivamente sostenute rilasciate dal soggetto incaricato della revisione contabile dei conti o da un revisore/società di revisione per le imprese non soggette alla revisione obbligatoria.
Utilizzo del credito
Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione nel modello F24:
Il credito d’imposta non può essere ceduto, neanche all’interno del consolidato fiscale.
- in un’unica soluzione entro il 31.12.2025;
- il credito residuo non utilizzato al 31.12.2025 può essere compensato nei 5 anni successivi per quote annuali di pari importo.
Il credito d’imposta non può essere ceduto, neanche all’interno del consolidato fiscale.
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