Scadenze principali
Passate le vacanze estive, è tempo di budget per l’anno successivo. Nella speranza di esserci finalmente lasciati alle spalle lo spettro della pandemia, dobbiamo tuttavia confrontarci con nuove temibili variabili:
Sono elementi da cui non possiamo prescindere, anche perché su di essi soffia impunemente il vento della speculazione.
Il budget, ossia la conoscenza dei nostri dati aziendali, diventa più che mai lo strumento per individuare la strategia da seguire, la strada da percorrere. Solo elaborando scenari futuri (ossia rispondendo con i numeri a domande del tipo ”cosa succede al mio bilancio con gli attuali costi energetici, e cosa succede se gli stessi si incrementassero ulteriormente?”) possiamo capire la strada da seguire, perché il dato odierno è già vecchio; basare le proprie decisioni su dati storici (ossia già realizzati, anche se di ieri) significa essere travolti dagli eventi.
Oracon ha da tempo costituito un team capace di assistere l’impresa nella redazione del budget e conseguentemente nella definizione delle strategie conseguenti, attraverso una corretta pianificazione strategica aziendale.
Il nuovo “Codice della Crisi e dell’Insolvenza” impone (e quindi stiamo parlando di un obbligo di legge) alle aziende l’implementazione e la verifica di adeguati assetti:
necessari alla precoce identificazione della crisi aziendale. In estrema sintesi significa che l’azienda deve creare le condizioni per prevedere un buon andamento economico e finanziario e qualora vi siano rischi, anche latenti, deve attivarsi immediatamente, seguendo le procedure previste dalla legge.
Per l’imprenditore che non adotta assetti adeguati e quindi non prevede e non agisce per porre adeguate soluzioni ai problemi poi emersi, è prevista una sanzione pesantissima (e che pochi hanno capito): risponderà col proprio patrimonio personale dei danni patrimoniali causati a terzi dall’azienda.
Il Decreto Aiuti bis prevede che, per il solo anno 2022, non concorrono a formare reddito il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti nonché le somme erogate o rimborsate ai medesimi dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale entro il limite complessivo di 600 euro.
Il Decreto Aiuti-bis stabilisce un taglio del cuneo contributivo aggiuntivo dell’1,2%, per i periodi di paga dal 1° luglio 2022 al 31 dicembre 2022, a favore dei lavoratori con una retribuzione imponibile fino a 35.000 euro e che dal 1° gennaio 2022 hanno beneficato dello sgravio contributivo dello 0,8% vigente dallo scorso gennaio e fino alla fine dell’anno. L’agevolazione raggiunge quindi cumulativamente i 2 punti percentuali.
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